Raccontare la storia di “alta Marea” è un po’ come ripercorrere nel tempo la memoria storica di Puolo e dei personaggi che l’hanno caratterizzata.
La marina di Puolo è testimone di un storia millenaria, si affaccia sul golfo di Napoli e si distende lungo un’insenatura della costa partenopea tra il Capo di Massa e il Capo di Sorrento. Deve il suo nome al romano Pollio Felice, illustre esponente di una nobile famiglia di Pozzuoli e proprietario di una villa i cui ruderi sono ancora visibili nelle vicinanze, in località Calcarella.
Nell’ultimo secolo ha vissuto la sua rinascita che dal dopoguerra in poi l’ha vista diventare un caratteristico paese di pescatori ed una rinomata località balneare.
Ed è proprio nei primi anni del secolo scorso che inizia la storia di “alta Marea”.
Nonna Rosina eredita dalla zia Assunta una cantina, nella quale si riunivano i vecchi puolesi per bere un buon bicchiere di vino e consumare di tanto in tanto un pezzo di stoccafisso; in essa trovavano ristoro i minatori impegnati nella cava adiacente alla spiaggia.
Nel 1926 mio padre, Simioli Raffaele la rileva. La mia mamma si dedica con grande solerzia a questa attività.
In quegli anni, vino, pesce, mitili e le pietre estratte dalla cava erano i prodotti che rendevano rinomata Marina di Puolo, prima dell’ultimo conflitto mondiale.
Poi la guerra, e con essa gli stenti, ma quella cantina è sempre lì e successivamente si trasforma in una trattoria, accogliendo durante l’estate villeggianti provenienti da Napoli e dintorni.
Raffaele, “Rafele” come tutti lo chiamavano, era la mente e mamma Giuseppina con noi figli le braccia.
E’ l’inizio del benessere e la trattoria nel 1969 venne abbattuta, per cedere il posto ad un palazzo in cemento armato, il cui piano terra viene però occupato da una elegante trattoria: “da Rafele”, che apre le sue porte nell’estate del 1970.
La mamma è sempre ai fornelli, ma adesso che noi figli siamo grandi, con lei, ne rilanciamo la gestione.
Gli anni sessanta e settanta vedono Marina di Puolo trasformarsi in un luogo di villeggianti, automobili e ristoranti.
Papà, una persona ricca di idee e di iniziative da sempre si era adoperato per affiancare alla ristorazione anche l’accommodation, ma il suo era rimasto un sogno. Io, aiutato dalle mie figlie e da mia moglie, l’ho realizzato nel 2006, affiancando alla trattoria, divenuta ristorante, delle unità ricettive e ho dato così vita ad “alta Marea”.
“Alta Marea” è una struttura piccolina, ma molto accogliente, io mi prodigo per mettere l’ospite a proprio agio e farlo sentire come a casa sua. L’atmosfera che si respira è quella sognata da mio padre, il quale sosteneva che il cliente “va coccolato”, soprattutto se proveniente da paesi e culture diverse.
“Alta Marea” continua la storia con i suoi sapori, i suoi aromi, con il profumo del mare che bagna gli scogli della spiaggia, con il sole che filtra tra le tende delle stanze che si affacciano sul mare, con i clienti nuovi e vecchi, affezionati ed occasionali che rendono sempre più rinomata giorno per giorno la mia struttura che in fondo è anche il loro…
Antonino Simioli